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3 step per ridurre gli straordinari in hotel

 

Risparmiare risorse mantenendo alta l’efficienza, si può?

Dopo un forte aumento avvenuto nel 2019, i previsionali stilati per il 2020, all’interno del Global Travel Forecasting 2020, prevedono un rallentamento nella crescita dei prezzi per hotel, voli e noleggio automobili; in questo contesto si colloca il nostro tentativo di individuare 3 step per ridurre gli straordinari in hotel.

 

Come sottolineato all’interno dell’articolo comparso su HotelBusiness, “I progressi tecnologici e un panorama economico e politico sempre più instabile in tutto il mondo hanno cambiato il modo in cui gli acquirenti di viaggi di oggi devono svolgere il proprio lavoro“, ha affermato Scott Solombrino, GBTA COO e direttore esecutivo. “Questa previsione annuale fornisce spunti sui driver chiave per forzare queste priorità mutevoli e fornisce una tabella di marcia per gli acquirenti di viaggi che desiderano pianificare i loro programmi di viaggio per il 2020“.

 

A seguito di questa decrescita del RevPAR (ossia il Rev Per Available Room), il mondo degli albergatori deve essere sempre più attento alla locazione di risorse economiche, oltre che di personale. A tutto questo si aggiunge una carenza di manodopera all’interno delle strutture ricettive, ma come procedere a risparmiare sul personale senza sacrificarne le posizioni? È possibile intervenire sulle ore di straordinario.

 

Gli straordinari, ove previsti, sono costosi e stressanti. Non è un mistero che se un dipendente lavora un alto numero di ore è più alto il rischio che abbia una resa peggiore. Nella maggior parte delle occasioni, tra l’altro, potrebbero essere previsti, come? Organizzando e ottimizzando il lavoro, prevenendo gli interventi e programmandoli.

 

Proprio a proposito di questo abbiamo parlato in un recente articolo, qui.

 

Quali sono i 3 step per ridurre gli straordinari in hotel?

 

 

  1. Programmare gli interventi importanti

Non c’è niente di peggio di un intervento di pulizia (ma anche di manutenzione) che deve essere eseguito con urgenza perché non è stato pianificato. Il rischio che si corre è duplice: il lavoro viene eseguito frettolosamente (e quindi non necessariamente bene) e inoltre l’urgenza ne fa lievitare i costi (che si scelga di affidarsi a personale interno o che si abbia dato in outsourcing l’attività di housekeeping).

 

  1. Misurare e monitorare le attività del personale

Bisogna imparare a dare le giuste priorità al proprio personale, cosa è più importante fare prima? Cosa può essere rimandato? Il problema di dare priorità ad attività non necessarie è che quelle necessarie restano comunque da fare.

Inoltre, può essere molto utile creare un sistema di valutazione delle performance del proprio personale, proprio per capire in quali ambiti si è più manchevoli.

 

  1. Affidati alla tecnologia

Un processo può essere ripensato facilmente tramite l’utilizzo della tecnologia. Attenzione, abbiamo usato proprio la parola ripensato e non tradotto, la tecnologia deve essere il motore che spinge ad eseguire meglio quello che già si faceva.

La digitalizzazione è solo replica di un processo esistente eseguito con strumenti diversi? Sembrerebbe di sì per molti a seconda di quanto emerge da una ricerca condotta nel 2019 da KPMG/Ipsos in cui si riporta proprio che “oggi il digitale viene visto ancora in una chiave prevalentemente tecnologica, efficientista e limitativa”.

 

Insomma, gli spunti di intervento sono numerosi e ognuno deve trovare quelli più adatti alla propria attività. L’importante è partire da una conoscenza solida di quella che è la propria realtà e da lì prendere decisioni basate sui dati.

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